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La POSTURA
è la posizione assunta dal corpo e dagli arti; l’orientamento del corpo assunto nello spazio…ma è anche espressione del:

  • vissuto personale,
  • del vissuto ereditario,
  • di memorie di traumi fisici ed emotivi,
  • del tipo di vita che conduciamo,
  • dello stress a cui siamo sottoposti,
  • del tipo di lavoro e di sport  a cui siamo assoggettati nel  tempo.
  • del modo in cui respiriamo, stiamo in piedi, ci  relazioniamo con noi stessi e con gli altri.

Il controllo posturale avviene attraverso informazioni derivanti da:

  • piedi
  • occhi
  • masticazione
  • organi viscerali

La postura può essere alterata per rispettare 3 leggi fondamentali:

  1. EQUILIBRIO (stare in piedi)
  2. ECONOMIA (consumo calorico basso)
  3. CONFORT O ASSENZA DEL DOLORE


   
Alcuni muscoli, per diverse ragioni:
-sovraccarico lavorativo o sportivo,
-i gesti ripetuti della vita quotidiana,
-traumi,  
-emozioni, stress, ansia
possono diventare tesi, rigidi e retratti. Si creano quindi degli squilibri muscolari che avvicinano i capi articolari e determinano una predisposizione alla sofferenza articolare.
 
Questo provocherà alterazioni posturali causa di mal di schiena, sciatalgia, cervicalgia, artrosi, periartriti, ecc..

CAUSA ED EFFETTO
Molto spesso, tranne in seguito a traumi diretti, la CAUSA di un problema è lontano dalla zona dolorante o deficitaria che è l’effetto.

Quindi non bisogna confondere la causa del male ed il sintomo!

•    LA ZONA IPOMOBILE dove c’è un
blocco, ristagno, densificazione
del tessuto, rigidità muscolare = la CAUSA

•    LA ZONA IPERMOBILE è la zona che compensa e sarà infiammata per un eccesso di lavoro= dove compare il SINTOMO: EFFETTO.

Alcuni esempi: una storta della caviglia mal curata, che lascia come conseguenza, per esempio, una limitazione nell'ampiezza della flessione, dovrà compensarsi ad ogni passo:
•    in alcuni soggetti al ginocchio, che dovrà tendersi un po' di più e forzare i legamenti generando così un dolore,
•    in altri all'anca, i cui tessuti non potranno più sopportare la compensazione (dolore all'inguine),
•    in altri ancora, in fondo alla colonna vertebrale.
•    Una regione dorsale e toracica può trovarsi irrigidita, a causa di una respirazione troppo corta (generata da uno stato di ansietà o d'inquietudine), per delle posizioni nel lavoro d'ufficio eccessivamente fisse, per un vecchio trauma alla schiena. Così, ogni volta che occorrerà guardare indietro o fare una manovra di parcheggio, la cervicale dovrà fare un super lavoro e si infiammerà (cervicalgia, torcicollo). La lombare dovrà compensare l’eccessiva rigidità del dorso e in seguito ad un movimento banale si potrà bloccare (colpo della strega).

Si constata così che molto spesso il dolore appare in zone di compensazione e che il vero male resta nascosto nell'ombra, senza manifestarsi.

CATENE MUSCOLARI
Tutti gli adattamenti posturali avvengono grazie alle CATENE MUSCOLARI, che sono formate da un insieme di muscoli che interagiscono tra loro, ogni singolo muscolo corrisponde ad un anello della catena, partendo dall'occipite, fino alla punta dei piedi.

Attraverso le catene muscolari il corpo può variare la postura anche per dare sollievo a visceri in disfunzione. Per esempio se c’è una congestione si può creare lordosi, o una scoliosi.

COS’E’ LA RIEDUCAZIONE POSTURALE?
Il metodo fu inventato nel 1947 in Francia da una fisioterapista chiamata François Mézières. Durante sedute di ginnastica correttiva si accorse che il corpo si muoveva come un tutt’uno, ad esempio raddrizzando il collo si incurvava la schiena e viceversa. Così capì che i muscoli lavoravano insieme sottoforma di catene muscolari.
Capì che sono le retrazioni e gli accorciamenti muscolari (più spesso nella parte posteriore) che creano i principali problemi (scoliosi, iperlordosi, cifosi, ginocchio varo o valgo, cancellazione delle curve, ecc).

Numerose ricerche scientifiche dimostrano che solo il 20% dei dolori sono dovuti a vere patologie, il restante 80% deriva da cattiva postura, quindi quasi tutte le patologie muscolari ed articolari derivano da squilibri del tono e rigidità delle varie catene (muscolari, fasciali, connettivali o neurologiche).
Questi squilibri possono essere causati, oltre che da traumi, da vizi posturali, da emozioni violente, anche da problemi della masticazione come malocclusioni, da deglutizione atipica, da difficoltà respiratorie o blocchi diaframmatici, da problemi agli organi addominali, da cicatrici, da alterata funzione visiva o vestibolare.

CHI PUÒ TRARRE BENEFICI DA UN TRATTAMENTO POSTURALE?
Non ci sono particolari controindicazioni, quasi tutti possono trarre vantaggio dalla rieducazione posturale:
- sia le persone sane che voglio prevenire dolori, manteneri i propri muscoli elastici e in equilibrio,
- sia sportivi per prevenire infortuni e per aumentare le performance sportive,
- sia chi ha già dolori come:

  • Lombalgia
  • Sciatalgia
  • Cervicalgia
  • Periartriti
  • Infiammazioni ai tendini
  • Pubalgia
  • Artrosi
  • Disturbi alla circolazione
  • Scoliosi, cifosi, lordosi
  • Cattiva masticazione e deglutizione


TRATTAMENTO DI RIEDUCAZIONE POSTURALE
Consiste in una serie di ESERCIZI di ALLUNGAMENTO di una CATENA MUSCOLARE che è rigida, retratta e che è la causa del dolore. Allungando tutta la catena si dovranno evitare tutti i compensi che il corpo metterà in atto e ridonare così l’equilibrio, l’elasticità e l’armonia al corpo.

Spesso la rieducazione posturale viene associata all’osteopatia visto che è complementare, ne migliora i risultati e ne impedisce le recidive.

Dott. Feltrin Fabio
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